Al via l’anno scolastico 2023/2024

L’inizio della scuola è un po’ come l’inizio di una nuova vita. E come tutti gli inizi, ci fa sentire euforici, curiosi, ma anche spaventati, nervosi, preoccupati.

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Il primo giorno di scuola si sa, rappresenta un appuntamento fatidico per uno studente, un po’ come l’esame di maturità.

Il primo giorno di scuola, una campanella che suona risveglia lontani ricordi e nuovi pensieri.

Tutti noi più grandicelli dovremmo (anche solo per un attimo) tornare a ricordare il suono di quella campanella, l’emozione che regalava il cambio di lezione, il cambio da un professore all’altro che ci impartiva un’istruzione e noi curiosi avevamo tutti una gran voglia di imparare.

Quel suono simboleggiava anche un intervallo, la corsa in cortile o nei corridoi con i ragazzi delle altre classi, dove si creavano gruppi, amicizie e dove giocare era la pausa dall’imparare.

Vedere bambini e bambine, ragazzi e ragazze con gli zaini sulle spalle, porta a domandarsi chi tra questi giovani apprendisti della vita diventerà medico, avvocato, muratore, commesso.

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Malcom X diceva che “La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo“.

Pertanto l’inaugurazione dell’anno scolastico non dev’essere un evento celebrativo, ma un momento di riflessione sulla valenza educativa della scuola.

Perché la scuola è accoglienza, in classe nessuno deve sentirsi escluso, di troppo, non accettato dai compagni.
La scuola è integrazione, deve abbattere le barriere ed educare i ragazzi al rispetto delle regole, di se stessi e degli altri. E integrazione vuol dire trasformare le differenze in ricchezze reciproche. La scuola educa alla convivenza, al rispetto, alla tolleranza. A scuola si superano le disuguaglianze, si vive insieme, si diventa amici.

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Ma la scuola è anche occasione e opportunità di crescita personale, culturale e sociale, aiuta a scoprire, coltivare e valorizzare i talenti.

Giovanni Rodari, nelle sue filastrocche e poesie, ha dedicato sempre grande attenzione alla scuola e alle diverse sfaccettature, analizzandole soprattutto dal punto di vista dei più piccoli.

La poesia “Il primo giorno di scuola” è una di queste.

Il primo giorno di scuola

Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
l’assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.