I carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni incontrano in questi giorni tutte le classi 5^ del 2^ circolo didattico dei plessi “Falcone” e “Giovanni XXIII” di Mesagne nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione sul tema dell’educazione alla legalità.
Il primo appuntamento si è tenuto presso la scuola primaria “Giovanni Falcone” di Mesagne dove il Luogotenente Carica Speciale Luigi D’Oria, Comandante della Stazione Carabinieri di Mesagne, ha colloquiato con 71 alunni.
“L’incontro con il Dott.Luigi D’Oria si inserisce pienamente in una progettualità articolata anche attraverso interventi specifici su bullismo e cyber bullismo e rappresenta uno dei tanti momenti della presenza dei carabinieri tra la gente, in particolare delle fasce protette come i giovani scolari nonché di aggregazione e confronto educativo. Gli incontri che sono stati programmati confermano l’impegno sinergico dell’arma dei carabinieri e delle istituzioni scolastiche nel sostegno della crescita dei giovani cittadini del futuro”, le parole della Dirigente Ornella Manco.
Diversi gli argomenti affrontati dal Luogotenente Luigi D’Oria, che ha innanzitutto spiegato la nascita del Corpo Reale dei Carabinieri e di come il 1814 fu un anno decisivo per tutta la Penisola (quella che il cancelliere austriaco Metternich giudicava come una «mera espressione geografica», non degna di essere promossa al rango di Nazione).
Fu quello uno dei primi provvedimenti presi dal re di Sardegna Vittorio Emanuele I al suo rientro a Torino, dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia, appunto l’istituzione di un Corpo destinato a difendere il regno dagli attacchi esterni e da quelli interni, promossi dalla malavita e alimentati dal disordine sociale e poi divenuta Arma dei Carabinieri nel 1861 con l’Unità d’Italia e infine quarta forza armata nel 2000.
Lo stesso Luogotenente ha poi sottolineato la dislocazione dell’Arma sul territorio Italiano e le sue competenze, soffermandosi tra l’altro sulla deportazione nei lager nazisti dei Carabinieri avvenuta a Roma il 7 ottobre del 1943, quando oltre duemila carabinieri furono catturati e condotti nei lager nazisti (una data drammatica ma poco conosciuta, che si collega a quella invece ben più nota di 9 giorni dopo: il 16 ottobre, quando ci fu il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma).
“Il motivo? I carabinieri fecero sempre muro contro le violenze naziste verso la popolazione, dando filo da torcere ai tedeschi, che li temevano e li giudicavano inaffidabili per l’esecuzione dei loro ordini”.
Dalla storia ai giorni nostri il passo è stato veramente molto breve, quando si è posto l’accento sugli argomenti pilastro del progetto sulla legalità, dal bullismo e cyber bullismo, all’utilizzo consapevole dei social network e ai rischi della rete, fornendo consigli pratici su come i ragazzi dovrebbero comportarsi e ricordando quanto sia importante, in caso di difficoltà, chiedere aiuto ad una persona adulta ed alle forze di polizia per i fatti più gravi.
“Sottovalutare il potere e i pericoli che possono celarsi dietro lo schermo di un cellulare o di un computer è grave. Dobbiamo fare di tutto per prevenire che i ragazzi si facciano del male. Il potere di internet è davvero molto forte, occorre pertanto conoscerne bene le regole per potersi difendere e tutelare. Per questo dobbiamo essere tutti più informati sulle dinamiche del mondo digitale genitori, studenti e insegnanti, nessuno deve trovarsi impreparato perché i rischi sono davvero molto gravi”, ha detto il Luogotenente Carica Speciale Luigi D’Oria.