Il futuro del turismo in Puglia. Enzo Roma: “Destagionalizzare significa gestire l’economia costante di un territorio, significa ricchezza per il territorio”

Il presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno invita il Governo centrale ad essere più attento alle necessità del territorio, soprattutto dopo la notizia che dall’aeroporto di Brindisi verranno meno i collegamenti da Milano e Roma

ENZO DI ROMA PRESIDENTE CONSORZIO ALBERGATORI CAROVIGNO

E’ fin troppo evidente che in un Paese che vuole e deve ripartire, il turismo non può essere considerato un fenomeno stagionale, tutt’altro. Le ferie aziendali e le vacanze scolastiche impongono alle famiglie di concentrare le vacanze nel corso dell’estate, ma ci sono ovviamente altre forme di turismo oltre a quelle dei mesi più caldi che possono essere incentivate.

La destagionalizzazione del turismo deve pertanto considerarsi assolutamente strategica e quanto mai fondamentale per un settore che dopo aver risentito di un lungo periodo di stallo negli ultimi tempi è decisamente in ripresa, ma è molto, molto importante anche per l’intera economia nazionale.

La Puglia e il Salento in special modo non sfuggono a questa “regola”. Perché il Salento non è una meta puramente ed esclusivamente estiva e, come tale, andrebbe valorizzata anche in altri periodi dell’anno sotto il profilo turistico.

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A ben vedere però manca ancora il vero salto di qualità. La Puglia ha in sé la capacità di “attrarre” grazie all’immenso patrimonio storico-artistico e paesaggistico, o alle fiction televisive e ai lavori cinematografici che hanno rilanciato la Regione. Finora si è sempre ragionato su un periodo ristretto che è quello di giugno-settembre, adesso è giunto il momento di di allargare gli orizzonti della stagione turistica e farla coincidere con i 365 giorni dell’anno.

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Ma cosa significa destagionalizzare? Sicuramente va inteso come valorizzazione di tutte quelle attività che possono incanalare il flusso di avventori anche al di là dei mesi più caldi dell’anno.

Ed è proprio Enzo Roma, presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno”, ad evidenziare come il turismo fuori stagione possa diventare una grande opportunità di sviluppo.

“Destagionalizzare significa gestire l’economia costante di un territorio, significa ricchezza per un territorio, significa non perdere quelle risorse umane qualificate che servono oggi al turismo”

Ma chi sono i clienti delle sponde di stagione?

“Sono quei clienti di un centro Europa o Italia che hanno la possibilità di viaggiare perché non vincolati dai calendari scolastici”, prosegue Di Roma, “sono quei clienti che hanno una capacità di spesa giusta per lo stesso periodo. Eppure la notizia del momento è quella che dall’aeroporto di Brindisi verranno meno i collegamenti da Milano e Roma, gli stessi che servono da incrocio per i voli internazionali”.

“Per questo il Governo centrale dovrebbe essere attento a queste necessità. Non è soltanto compito dei comuni e dei piccoli/medi imprenditori che a volte sacrificano i propri bilanci per mantenere a regime le strutture anche in bassa stagione. E’ un ventennio che si parla di destagionalizzazione: in parte la Puglia e la Puglia centrale ci sta riuscendo, ma ci riuscirà definitivamente se tutti gli attori fanno la loro parte, partendo dai voli e finendo, in virtù del tavolo tecnico con i balneari, non mettendo il limite alla chiusura dei lidi”.

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