Il progetto L.in.F.A non si ferma più e dopo più di un anno e mezzo entra nel vivo

Il Progetto L.In.F.A. (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato) prosegue il suo percorso grazie all’ASD Acqua2O

Si può cambiare un percorso che appare già segnato? E si possono tracciare nuovi solchi in cui piantare e dare linfa a nuove esperienze di vita? I risultati arrivano certo, ma il percorso è lungo e l’impegno necessario direttamente proporzionale alla durata del lavoro.

Ecco, il Progetto L.In.F.A. (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato) va in questa direzione e dopo più di un anno e mezzo dalla sua nascita si avvia a concludere pure la seconda fase.

Lo fa con una serie di azioni formative e professionalizzanti sul territorio grazie anche alla collaborazione con il Partner Ce.F.A.S. – Centro di Formazione ed Alta Specializzazione, che darà ai giovani autori di reato la possibilità di reinventarsi nel prossimo futuro.

Il progetto nasce per mettere a punto un sistema di (re)inclusione di minori autori di reato e/o con problemi sociali all’interno della comunità ospitante attraverso il ricorso alla creazione di percorsi individualizzati nel contesto zooagricolo, facendo leva sulla forza delle relazioni uomo-animale.

Ne è protagonista l’ASD Acqua2O, associazione mesagnese che appena 18 mesi fa vinceva, in qualità di capofila, il bando Cambio Rotta, promosso dall’Impresa Sociale “Con I Bambini” nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile.

IL PROGETTO NELL’ARCO DELLA SETTIMANA

Tre giorni a settimana vengono dedicati all’approfondimento del rapporto uomo-cavallo, attraverso il corso professionalizzante di grooming e mascalcia che “permette d’imparare come prendersi cura di questi magnifici animali a tutto tondo, dalla loro pulizia, alla loro movimentazione fino ad arrivare alla delicatissima cura dei loro piedi”.

Poi ce ne sono altri due di giorni settimanali che vengono invece rivolti alle fasi di preparazioni verso l’avvio di una impresa “apiaria sociale”.

Infatti i giovani, frequentando un giorno alla settimana un laboratorio pratico di falegnameria tenuto dal partner Phoenix – Società Cooperativa Sociale, imparano e si mettono alla prova nella costruzione di arnie e telai per i mielari in modo che gli stessi manufatti possano, in una fase successiva, essere utilizzati nell’impresa che verrà avviata nella seconda fase progettuale.

Così come potranno essere venduti a imprese esterne, che hanno già avanzato le prime commesse informali.

Quindi, il quinto giorno settimanale è dedicato ad un corso sulle specifiche tecniche dedicate all’apicoltura, per conoscere l’affascinante mondo delle api, gestirne le famiglie, le arnie e infine produrre il miele e i suoi derivati.

“L’entusiasmo è palpabile in tutti”, dicono i responsabili dell’’ASD Acqua2O.

“A cominciare dagli operatori e dai professionisti, ma sono in particolar modo i giovani allievi che stanno avendo l’opportunità di acquisire competenze tecniche che facilmente potranno poi spendere nel mondo del lavoro”.