Marina di Ginosa: arrestati dai Carabinieri tre spacciatori in “trasferta”

Due 28enni e un 23enne, tutti di origine lucane, presunti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari

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In occasione del periodo estivo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto continua senza sosta alcuna la sua opera di controllo del territorio, intensificandone i servizi di prevenzione, rafforzati in questo periodo in particolar modo nelle località balneari, nei pressi dei locali notturni e degli esercizi commerciali frequentati da giovani.

La scorsa notte, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Marina di Ginosa, durante il servizio, ha tratto in arresto tre persone, due 28enni e un 23enne, tutti di origine lucane, presunti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari dell’Arma hanno notato i tre giovani, fermi in auto, in una zona del comune ionico poco illuminata. Alla vista dei Carabinieri i ragazzi ripartivano velocemente in direzione del centro, venendo prontamente raggiunti e bloccati dai militari, i quali, in considerazione anche dell’atteggiamento nervoso ed agitato dei tre giovani, hanno proceduto alla perquisizione personale e veicolare. Il controllo terminava con esito positivo in quanto sono state rinvenute, ben occultate in una fessura praticata nella spugna dell’imbottitura dei sedili anteriori dell’auto, due buste in cellophane, contenente complessivamente circa 290 grammi di sostanza stupefacente verosimilmente “marijuana” ed “hashish”.  Nel corso del controllo inoltre, uno dei ragazzi, nel tentativo di eludere gli operanti, avrebbe lanciato il proprio telefono cellulare dal finestrino dell’auto, che i militari hanno recuperato.

Sequestro sostanza ginosa

Lo stupefacente è stato consegnato al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Taranto; l’autovettura e il cellulare sono stati posti sotto sequestro.

I tre ragazzi, fatta salva la loro presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari.