Movida e decoro urbano, dignità e pure sicurezza per il centro storico di Mesagne che dovrebbe essere il fiore all’occhiello e, invece, in diversi punti versa in condizioni di abbandono, dove l’incuria regna sovrana.
Il centro storico è finito nelle mani di chi popola i vicoli (anche a notte fonda) e che, protetto dalla scarsa illuminazione e dall’assenza di presidi virtuosi, si sente ancora più sicuro.
Un esempio? In diverse vie i muri sono imbrattati e i writers sono continuamente all’opera, entrando in azione con la bomboletta spray con le scritte che sono le più disparate. I residenti protestano e chiedono che venga rafforzata la videosorveglianza per evitare che i danni aumentino ancora ed impedire che altri muri vengano imbrattati.
“I vandali che si concedono il lusso di macchiare i muri vanno multati e “riabilitati” con pennello e vernice. Il senso civico passa anche attraverso il rispetto e la tutela del patrimonio demaniale e privato”, dicono.
L’ultimo episodio ha riguardato la Chiesa di Sant’Anna che si erge in Piazza Orsini ed i cui gradini (a proposito, quando verranno sistemati?) nelle passate settimane sono stati deterputati.
La condizione precaria in fatto di decoro e, perché no, anche di igiene e sicurezza, è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica, ma gli atti vandalici e le condotte incivili ormai non si contano più, rappresentano quasi l’ordinaria amministrazione.
Non è né corretto né giusto attendere e lasciare che la situazione si incancrenisca. Perché allora non si agisce?
E’ arrivato il tempo di un intervento fattivo, incisivo e risolutivo delle criticità denunciate se davvero vogliamo fare in modo che il turismo diventi la nostra industria più importante e il centro storico sia il nostro red carpet.