È giunta nel porto di Brindisi intorno alle 7,30 di questa mattina (sabato 11 novembre) la nave Life Support di Emergency con a bordo i 118 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mar Mediterraneo.
Così come accaduto nel recente passato, sulla banchina era stato predisposto il sistema di accoglienza coordinato dalla Prefettura: medici Usmaf del Ministero della salute (che sono saliti a bordo per stabilire se ci fossero particolari problemi di salute), personale del 118 (che a terra ha predisposto un piccolo ospedale da campo), volontari della Croce Rossa italiana e della Protezione civile (impegnati nell’accoglienza e nell’assistenza), oltre a Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia locale e i vigili del fuoco.

Sul posto anche il prefetto Michela La Iacona e il questore Annino Gargano.
Tra la notte dell’8 e il mattino del 9 novembre la stessa Life Support aveva effettuato due distinte operazioni di salvataggio nei confronti di due imbarcazioni in difficoltà che si trovavano in acque internazionali nella zona Sar Maltese.
La prima imbarcazione soccorsa, una barca di legno di circa 10 metri che trasportava 77 persone, aveva quasi finito il carburante e aveva iniziato a imbarcare acqua, anche a causa delle difficili condizioni meteo e del sovraccarico. La seconda imbarcazione, in fibra di vetro e molto piccola con a bordo 41 persone, riportava diverse crepe, scricchiolava e imbarcava acqua a ogni onda che la colpiva. I naufraghi svuotavano lo scafo costantemente con dei secchi.
Dei 118 naufraghi soccorsi, nessuno indossava giubbotti di salvataggio prima dell’arrivo della Life Support.
All’arrivo della nave nel porto di Brindisi, sia Emergency che la Prefettura di Brindisi hanno confermato la presenza tra i naufraghi di 4 minori non accompagnati, tra cui una ragazza.
I migranti provengono da Eritrea, Etiopia, Sudan, Bangladesh, Pakistan, Siria, Egitto, Palestina. Nel porto di Brindisi è stato allestita l’area di accoglienza dei migranti che poi saranno sottoposti alle procedure di identificazione e a controlli medici.
“Si può lavorare in tanti modi, ma qui registro ogni volta”, ha detto, il prefetto La Iacona, “una partecipazione emotiva ed un senso di responsabilità che fa onore al lavoro che si svolge per dare la giusta accoglienza”.

Sulle destinazioni dei 118, lo stesso Prefetto ha detto che i quattro minori non accompagnati resteranno a Brindisi mentre una parte delle 118 persone soccorse andrà in Emilia Romagna ed un’altra in Campania secondo le indicazioni che sono state fornite dal Ministero dell’Interno.