Anche per l’anno scolastico 2022/2023 riparte il Progetto di Educazione alla Campagna Amica che permette ed agevola l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori con l’obiettivo di aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare.
“Il Progetto di educazione alimentare a scuola in Puglia con l’agrididattica in classe e in fattoria, è il frutto della collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale della Puglia”, ha annunciato Coldiretti Puglia, con l’avvio del progetto di educazione alimentare e ambientale proposto a tutte le scuole di ogni ordine e grado in Puglia, con gli alunni che si cimenteranno anche in un concorso di idee sui temi del cibo.
In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 200mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.
E così il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0.
Cica il 28& dei pugliesi ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo.
“L’Ufficio Scolastico della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al nostro percorso formativo che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani”, annuncia Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile regionale di Donne Coldiretti.
L’obiettivo consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse praticamente ovunque.
“Una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più”, ha poi concluso Rignanese Rinaldi.
La Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea.
In Puglia il 37% dei bambini è obeso o in sovrappeso – ricorda Coldiretti Puglia – l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39,8% dei bambini consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni, con 1 genitore su 4 che boccia le mense scolastiche.
Una situazione che impone una nuova cultura del consumo consapevole a tutte le età.